ALGORITMI



Come si calcolano le forme foniche, FF1 e FF2.

Come si calcolano le forme foniche, FF1 e FF2.
 
I calcoli conversazionali sul testo si fanno sulle forme foniche, FF, e sulle forme logiche, FL. La classe delle forme logiche, FL, si specifica nelle due sottoclassi delle figure logico-modali e delle figure della logica del tempo, le quali si trovano già nel nostro Algoritmo. A sua volta, la classe delle forme foniche, FF, si specifica nelle due sottoclassi della forma fonica 1, FF1, e della forma fonica 2, FF2.
Come si calcola la forma fonica 1, FF1? La FF1 si costruisce studiando la particolare distribuzione dei predicati attorno a precisi parametri grammaticali, tra i quali in primo piano: 1) l’io delle frasi o soggetto grammaticale; 2) i verbi all’infinito; 3) la ripetizione del tempo presente o passato. I calcoli sulle distribuzione dei predicati hanno lo scopo di evidenziare fenomeni del testo, relativi alle categorie grammaticali rilevanti, costituiti dai distacchi per sottrazione o per addizione, per eccesso o per difetto, dalle loro medietà standard. La medietà standard dei verbi afferenti all’io è del 30% rispetto alla totalità dei verbi del testo in questione. Così, quando i verbi afferenti all’io di un dato segmento testuale sono al di sopra del 30%, abbiamo il fenomeno della lievitazione dell’io; quando sono al di sotto del 30% parliamo di flessione dell’io. La medietà standard dei verbi all’infinito è fissata nel 20%. Allora, quando i verbi infiniti sono al di sopra del 20%, parliamo di indefinitezza, quando sono al di sotto del 20% parliamo di definitezza. Infine, la medietà standard dei verbi che si ripetono è fissata al 50%. Così, abbiamo l’iterazione dei tempi al passato, quando la somma dei tempi al passato prossimo, all’imperfetto, al passato remoto supera il 50%; oppure l’iterazione dei tempi al presente, quando le occorrenze del tempo presente supera il 50%. A esempio, prendiamo le prime cento parole del turno 3 della conversazione con Torquato raccolta il 23.5.05.
 
3 Torquato: //Ma guardi, devo essere sincero, non ero preparato a una, come dire, a dover spaziare in questa maniera così ampia, però, non è, non è un grosso problema. Allora, partiamo da, dal motivo per cui siamo qui, che è la cosa più importante. No, devo dire che sono molto interessato. Perché lei sa che noi stiamo facendo questo progetto del tipo in Azienda, quindi era proprio, siamo partiti dalle persone al vertice, quindi credo sia importante anche capire esattamente su se stessi quello che poi si va a chiedere alle altre persone di fare, quindi credo sia un’iniziativa e //
 
 
Categorie
numero verbi
% su 28 verbi
Distacchi
Medietà standard
Io
6
21%
Flessione dell’io \\--
30%
Indefiniti
9
32%
Indefinitezza ++
20%
Presenti
16
57%
Iterazione del presente
50%
Box n° 1, della distribuzione dei 18 verbi della 1° centuria del turno verbale 3 di Torquato
  
Per costruire il box n° 1, si contano tutti i verbi delle cento parole di Torquato, che sono 28. Si contano poi i verbi che afferiscono all’io, che sono 6; 6 verbi su 28 danno il 21%. Siccome la medietà standard dei verbi afferenti all’io è del 30%, il tasso riscontrato nel testo di Torquato si distacca dalla medietà standard per difetto, per sottrazione, dando luogo al fenomeno della flessione dell’io. Con un analogo procedimento si contano i verbi all’infinito, che sono 9, e che, posizionandosi al 32%, si distaccano dalla medietà standard del 20% per eccesso, per addizione, tanto da costruire il fenomeno della indefinitezza. Il medesimo ragionamento si applica ai verbi al tempo presente, i quali, toccando il tasso del 57%, costruiscono il fenomeno della iterazione del tempo presente
Sul piano delle forme del testo, il calcolo della FF1 finisce qui. Tuttavia, una branca importante dei calcoli conversazionali si interroga sulle correlazioni tra, da una parte, le forme pure del testo, in definitiva le forme sintattiche, e, dall’altra, i moduli degli oggetti empirici extratestuali, cioè in qualche modo i moduli semantici. Ma di questi calcoli, che riguardano i ponti transuniversali, tra mondo grammaticale e mondo del senso o del significato, ci occuperemo in un altro momento. Anticipando quanto diremo allora, possiamo ora dire che, a parità di altre condizioni, quando un testo è caratterizzato, mettiamo, dal fenomeno della flessione dell’io, in cui cioè i verbi afferenti all’io scendono al di sotto della medietà standard del 30%, possiamo inferire, attraverso un salto transuniversale, che sul versante dei moduli degli oggetti empirici si dà una relativa messa tra parentesi del soggetto psicologico, ovvero un relativo ritiro dell’Eigenwelt (o mondo proprio del soggetto psicologico-esistenziale) rispetto al Mitwelt e al Umwelt (mondo degli altri, mondo circostante). Passiamo ora ai calcoli della forma fonica 2, FF2.
Come si calcola la forma fonica 2, FF2? Il calcolo della FF2 riguarda la ricerca, all’interno di un segmento testuale, della distribuzione dei nomi, dei verbi e del loro rapporto o indice di riferimento. Stabiliamo che la medietà standard dei nomi è del 10%, ovvero di 10 nomi in 100 parole. Chiamiamo onomafilia (da onoma ‘nome’, e philia ‘attrazione’) il distacco dalla medietà standard per addizione. Chiamiamo onomapenia (da onoma ‘nome’, e penia ‘povertà’) il distacco dalla medietà standard per sottrazione. Quanto all’indice di riferimento, o rapporto tra nomi e verbi, stabiliamo che la sua medietà standard è dello 0.5; e chiamiamo espansione dell’indice il distacco per addizione, e contrazione dell’indice il distacco per sottrazione. E andiamo alla ricerca dei fenomeni in questione. Concretamente, prendiamo, per semplificare il frammento di Torquato, che sappiamo essere costituito da 100 parole. Contiamo tutti i sostantivi che vi troviamo, che sono 11, e i verbi, che sono 28. I risultati sono nel box n° 2, dal quale ricaviamo in particolare il fenomeno della contrazione dell’indice di riferimento, dato dal distacco per sottrazione del rapporto tra nomi e verbi che scende al di sotto della sua medietà standard dello 0.5. Quando ci occuperemo dei ponti transuniversali, cercheremo di mostrare come, a parità di altre condizioni,  
 
Brani
parole
Nomi
%
Verbi
%
indice
1° centuria
100
11
11%
28
28%
0.39
Box n° 2, con i fenomeni della contrazione dell’indice nomi/verbi per la prima centuria esaminate del turno 3 di Torquato
 
un testo, a esempio, con contrazione dell’indice di riferimento, o con onomapenia, testimonia, nel mondo di un relativo ritiro in se stesso (Eigenwelt) del parlante rispetto al mondo esterno circostante (Mitwelt e Umwelt). Ma di questo daremo più chiare e dettagliate indicazioni in una successiva nota sul nostro Algoritmo, intitolata al tema dei ponti transuniversali.
G.L.
 .



Torna